Requisiti di accesso, obiettivi e sbocchi

Requisiti di ammissione

Titoli opzionali (a scelta tra i seguenti):
  • [TS] - Titolo straniero
  • [TSS] - Titolo di Scuola Superiore

Obiettivi formativi

Status professionale conferito dal titolo.

Professionista dell'informazione nel settore giornalistico e nella pubblica amministrazioni
Per ciò che concerne specificamente il percorso formativo dedicato al giornalismo, gli sbocchi occupazionali sono rappresentati dall'avviamento, attraverso una preparazione di base, alla professione giornalistica, sia nel campo della stampa quotidiana e periodica, sia in quello radio-televisivo, e dall'impiego in qualità di esperto nel campo dell'editoria, dall'azienda editoriale tradizionale al laboratorio multimediale.

I laureati non conseguono il titolo di giornalista, né il praticantato, ma avranno le competenze adeguate per svolgere un'attività di collaborazione con le aziende giornalistiche, che consenta loro di avviare il percorso per l'iscrizione all'albo dei giornalisti pubblicisti e, successivamente, di prendere parte al periodo di praticantato necessario per accedere all'abilitazione alla professione di giornalista.

Al contempo, i laureati potranno accedere alle professioni che concernono la gestione dei flussi di informazione e comunicazione tra le organizzazioni, tra le organizzazioni e i target di riferimento e all'interno delle organizzazioni. Le competenze acquisite dai laureati consentiranno di svolgere: attività di informazione verso i media attraverso strumenti editoriali, audiovisivi, telematici; attività di comunicazione verso gli utenti delle organizzazioni attraverso canali personali ed impersonali; gestione della comunicazione interna all'organizzazione attraverso canali personali e mediali. In particolare, nell'ambito delle pubbliche amministrazioni, i laureati potranno svolgere una serie di attività previste dalla legge 150/2000 e dai successivi regolamenti attuativi, operando negli Uffici Stampa e Comunicazione, negli Uffici Relazione con il Pubblico (URP) e in strutture analoghe.

Social media manager
Per ciò che concerne specificamente il percorso dedicato al social media management, i laureati potranno intercettare la domanda di lavoro proveniente sia dal settore pubblico che da quello privato, visto che in entrambi i casi si registra – a livello nazionale e internazionale – una significativa richiesta di questo tipo di profili professionali.
La gestione dei profili social di un ente o di un’azienda, infatti, è attività sempre più necessaria sia nei processi di comunicazione pubblica sia nella gestione dei rapporti con gli utenti/clienti e nelle strategie di promozione.
Grazie alle competenze acquisite, i laureati saranno in grado di pianificare strategie di comunicazione e governare i relativi processi.
Potranno operare, altresì, all’interno del settore dell’informazione, con specifico riferimento alla diffusione e pubblicizzazione di notizie.
Saranno in grado, poi, di proporsi nel mercato pubblicitario e di partecipare alla pianificazione e realizzazione delle campagne.

Caratteristiche prova finale.

La laurea triennale in "Scienze dell’Informazione: Tecniche giornalistiche e Social media" si consegue previo superamento di una prova finale, che consiste nella presentazione e nella discussione di una tesi a completamento del percorso, elaborata dallo studente sotto la guida di un relatore.

Conoscenze richieste per l'accesso.

Per essere ammessi al Corso di Laurea occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.

Sono inoltre richiesti:
- adeguate basi culturali nelle discipline umanistiche;
- buona padronanza della lingua italiana scritta e orale;
- conoscenze di base relativamente all’uso di strumenti informatici.

Non sono previsti colloqui o test preliminari all’ammissione al Corso di Laurea.
Tutti gli iscritti al CdS dovranno sostenere, entro il primo anno di corso, una prova di verifica delle competenze in ingresso. Il mancato superamento della prova stessa comporterà l’obbligo per lo studente di assolvere il debito formativo (OFA), attraverso modalità che verranno individuate dal CdS, cui seguirà un accertamento del superamento del debito.

Obiettivi formativi specifici.

Il corso si propone di fornire nozioni legate ai processi di comunicazione, all’analisi dei contesti, ai cambiamenti connessi alla rivoluzione digitale. Tutto ciò attraverso un percorso formativo centrato su tematiche che fanno riferimento, da un lato, alle dinamiche informative proprie dell’industria culturale e, dall'altro, alle esigenze di visibilità e di contatto con l’utenza di riferimento che coinvolge sempre più enti, aziende e organizzazioni, pubblici e privati.
Il percorso è suddiviso in due curricula incentrati, rispettivamente, sul giornalismo e sul social media management. È prevista una formazione comune in discipline di tipo storico, sociologico, filosofico rivolte ad approfondire le dinamiche della comunicazione, ma anche di tipo informatico e giuridico, rivolte a comprendere i meccanismi e le dinamiche dei processi informativi e comunicativi nelle organizzazioni complesse.
Per raggiungere tali scopi, la base portante del corso è costituita da discipline in comune, soprattutto nel settore della sociologia dei processi culturali e comunicativi, della storia contemporanea, della filosofia morale e del linguaggio, della linguistica e in quello delle lingue straniere, nel settore giuridico ed in quello dei sistemi di elaborazione dell’informazione.
Dopo questa formazione comune sarà possibile scegliere tra due percorsi: il primo legato alla professione giornalistica, il secondo connesso all'attività di gestione dei social media. A tal fine, per un verso, è previsto l’approfondimento di tecniche giornalistiche settoriali, per l’altro, gli studenti hanno l’opportunità di acquisire conoscenze riguardanti ulteriori capacità nella gestione di media audiovisivi, competenze nell’ambito dell’evoluzione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione pubblica e d’impresa.
Le materie affini e integrative completano i due percorsi, offrendo specifici approfondimenti e unendoli attorno a un piano didattico che prevede approfondimenti teorici e applicazioni pratiche, in termini di scrittura giornalistica, redazione di un piano di comunicazione, analisi del contesto territoriale, analisi dei fenomeni politici e sociali, pianificazione di una social media strategy.
È previsto, altresì, lo svolgimento di un periodo di tirocinio presso enti e aziende convenzionate, che consente agli studenti di iniziare a misurarsi con il mondo del lavoro.

Descrittori di Dublino: I - Conoscenza e capacità di comprensione

I laureati nel CdS devono acquisire una solida conoscenza delle scienze della comunicazione sia sotto il profilo sociale e mediologico, sia sotto quello delle discipline semiotiche, linguistiche e informatiche.
Accanto a queste competenze di base, devono possedere un’adeguata conoscenza di discipline caratterizzanti legate agli ambiti delle metodologie, analisi e tecniche della comunicazione; delle scienze umane ed economico‐sociali; delle discipline giuridiche, storico‐politiche e filosofiche.

In particolare, i laureati dovranno essere in grado di:
- conoscere elementi e procedure che caratterizzano i processi di comunicazione, con particolare riferimento agli scenari digitali;
- sviluppare capacità critiche e analitiche rispetto alle principali dinamiche dei fenomeni culturali e del mutamento sociale;
- inquadrare i fenomeni comunicativi e culturali all’interno del contesto storico contemporaneo;
- padroneggiare la lingua italiana, sviluppando anche la capacità di utilizzare linguaggi settoriali;
- conoscere le tecniche legate ai sistemi di elaborazione delle informazioni;
- acquisire adeguata capacità di comprensione dei meccanismi dell’industria culturale, con riferimento tanto a uno scenario tradizionale quanto a quello contemporaneo, caratterizzato dall’avvento del paradigma digitale;
- conoscere norme e codici etici di riferimento che regolamentano il mondo della comunicazione;
- sapere utilizzare a un livello medio due lingue straniere.
La trasmissione di queste conoscenze viene effettuata attraverso lezioni frontali, seminari, attività laboratoriali, mirate ad approfondire le competenze anche sotto un profilo tecnico.

II - Capacità di applicare conoscenza e comprensione

In relazione alle competenze acquisite, i laureati del CdS devono essere in grado di:
- pianificare strategie di comunicazione, con particolare riferimento ai media digitali, partendo da un’analisi dei contesti e dei target attraverso strumenti qualitativi e quantitativi;
- redigere testi informativi sia di carattere generalista sia di carattere specialistico, incentrati su linguaggi e strutture narrative idonei rispetto ai target di riferimento;
- orientarsi nei meccanismi dell’industria culturale tradizionale e delle nuove industrie culturali che caratterizzano il mercato del digitale;
- selezionare e gestire strumenti e canali per veicolare contenuti verso i target di riferimento;
- muovere all’interno dei meccanismi generati dalla cultura partecipativa e che, in particolare, trovano applicazione nello scenario della rete;
- rapportarsi con norme giuridiche ed etiche che riguardano il settore della comunicazione;
- operare in contesti di lavoro nazionali e internazionali;
- orientarsi nel settore delle pubbliche amministrazioni.
Tali competenze vengono acquisite non solo attraverso lezioni frontali, ma anche mediante esercitazioni nelle quali gli studenti vengono coinvolti individualmente o in piccoli gruppi. Sono proposti esercizi di scrittura, di utilizzo degli strumenti digitali, di pianificazione delle strategie di comunicazione.
L'acquisizione di queste competenze viene verificata attraverso esercitazioni orali e scritte, esami curriculari e attraverso la stesura e discussione della tesi di laurea.

III - Autonomia di giudizio

I laureati devono acquisire la capacità di formulare giudizi critici e di valore autonomi, sia in relazione ai processi comunicati che culturali. In particolare, devono sviluppare autonomia di giudizio in relazione ai fenomeni sociali, al mondo della rete e alle pratiche informative
Le strategie messe in atto dal CdS per il conseguimento di tali risultati sono:
- lezioni frontali ed esercitazioni opportunamente orientate sia nell’analisi del contemporaneo che in quella delle dinamiche proprie delle industrie culturali;
- la promozione dell’acquisizione delle forme tipiche del ragionamento argomentativo, anche mediante attività seminariali, attraverso la pratica del confronto dialettico.
Le forme di verifica consistono in dibattiti tematici e in colloqui periodici.

IV - Abilità comunicative

Lo studente deve appropriarsi di una specifica proprietà di linguaggio, in forma scritta e orale, per esporre i risultati dei propri studi e delle metodologie apprese. Deve iniziare, altresì, a padroneggiare strumenti informatici che possano fungere da supporto all’esposizione stessa.
Deve sviluppare la capacità di esprimersi, almeno a un livello medio, anche in due lingue straniere.
Inoltre, deve essere in grado di svolgere lavoro di gruppo e organizzare informazioni su temi connessi alla propria area formativa.
Tali capacità maturano attraverso una serie di iniziative (attività seminariali e interventi in dibattiti culturali organizzati dal CdS) e vengono verificate, soprattutto, nel corso degli esami relativi alle singole discipline e nel corso della elaborazione e della presentazione della tesi di laurea.

Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione.

ITALIANO

V - Capacità di apprendimento

Lo studente deve mostrare di aver sviluppato capacità di apprendimento che gli consentano di proseguire negli studi universitari con un alto grado di autonomia, ma allo stesso tempo di scegliere l’opzione di iniziare a proporsi nel mercato del lavoro.
Deve dimostrare di aver maturato, nel corso delle lezioni frontali, delle esercitazioni in aula, delle discussioni nei gruppi, delle attività di tirocinio, capacità di organizzazione ed approfondimento delle proprie conoscenze secondo criteri e metodologie apprese nel corso degli studi. Anche queste capacità verranno via via verificate tramite esercitazioni, esami e mediante la prova finale.

Competenze associate alla funzione.

Professionista dell'informazione nel settore giornalistico e nella pubblica amministrazioni
Conoscenze delle tecniche giornalistiche in forma scritta e audiovisiva, dei linguaggi settoriali, di tecniche di rilevazione statistica associate a sondaggi e indagini sociali.
Tutto ciò, associato a una base culturale incentrata su nozioni di carattere storico, sociologico, linguistico, filosofico e informatico.


Social media manager
Conoscenze che consentono l’utilizzo di media digitali e di linguaggi settoriali finalizzate all’analisi del contesto, alla definizione degli obiettivi, alla scelta degli strumenti, alla definizione dei codici comunicativi adeguati ai target.
Tutto ciò, associato a una base culturale incentrata su nozioni di carattere storico, sociologico, linguistico, filosofico e informatico.

Funzione in contesto di lavoro.

Professionista dell'informazione nel settore giornalistico e nella pubblica amministrazioni
Coordinamento, gestione, redazione e analisi dei contenuti di carattere giornalistico e informativo.

Social media manager
Gestione di una social media strategy, dalla progettazione alla gestione operativa e alla verifica dei risultati, all’interno di organizzazioni pubbliche e private. Relazione con i media giornalistici.